Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Stiamo iniziando a dare segni di cedimento, la pressione fiscale, le tasse e il sistema profondamente sbagliato dello stato italiano portano le persone a compiere gesti estremi. Non si ha più nessuna sicurezza, né di un lavoro, né di un futuro.

Ultimamente leggo sui giornali una notizia fissa, dove le parole suicidio e lavoro sono messe in grassetto, apparendo più come un necrologio che altro. Pochi giorni fa ho letto di un padre di famiglia che si è suicidato perché è stato costretto a licenziare i figli dalla sua azienda. Cose incredibili, dell’altro mondo. 

Dov’è lo Stato?

Siamo al solito scarica barile, Monti ha accusato i precedenti governi di superficialità sulla gestione del futuro del paese, purtroppo lo sapevamo.Tra leggi ad personam, partiti finti che nascondono complotti, soldi rubati, festini. Ma sopratutto, leggi fatte con lo scopo di raccimolare qualche voto in più. Tutto questo ha portato il paese a dove siamo ora. Quello che stiamo pagando oggi sono gli errori fatti nel passato.

Le persone iniziano a stancarsi di essere prese in giro. Finalmente. Era ora! Serve qualcosa di nuovo, una nuova politica. Non vi fate incantare dai nuovi partiti, cambia nome, cambia stemma e canzone, ma sotto ci stanno sempre le stesse persone!

Ultimamente sembra che iniziano a gambizzare, entrare armate in Equitalia, minacciare. Molti possono essere gesti folli ma sono sintomi di una società che sta scoppiando. Torneremo alle brigate rosse?Torneremo agli anni di piombo?

Spero di no, ma una cosa è certa, bisogna far capire a questi politici che ci hanno veramente rotto del loro menefreghismo e della loro ignoranza. Devono capire che fare il politico non è un privilegio, ma un lavoro.