il quinto potereNo non potevo perdermelo. Domenica scorsa sono andato al cinema a vederlo. Il Quinto Potere racconta la storia di Wikileaks e del suo creatore Julian Assange. Il film è inspirato dalla storia di 2 libri “Inside Wikileaks” e “Wikileaks: la battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato”.

Wikileaks in breve è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto e poi li carica sul proprio sito web.

Il fondatore di questa organizzazione è Julian Assange. Bene, ora direi che ci siamo, sappiamo di cosa stiamo parlando.

Questo film aveva come scopo quello di raccontare che cos’era Wikileaks e chi era Julian Assange. A parte gli effetti speciali alla Hackers old style e qualche frase ad effetto. Tutto sommato è stato un film decente.

La rappresentazione degli hacker dentro i centri sociali recuperati da vecchi magazzini, con la musica techno che viene suonata in sottofondo descrive di fatto una scena che oramai non fa più parte del presente. Questo film ha dei concetti di base che purtroppo non credo tutti possano capire.

Secondo me il film non è riuscito ad arrivare alle menti delle persone che purtroppo di informatica non capiscono niente e che chiamano ancora l’hacker “pirata informatico”.

Il perché Julian Assange ha creato tutto questo viene visto come un caso singolo, di una persona geniale che si ritrova a realizzare questo sistema. Stop.

Torniamo alla realtà.

Dovete sapere invece che di Julian Assange, qualche decennio fa ce ne erano tanti. Purtroppo non avevano l’attenzione che viene data al giorno d’oggi, e per questo sono passati in secondo piano. Molti hacker di un tempo agivano per etica e per curiosità. Molti avevano uno scopo politico, proprio come Julian. Denunciare il sistema.

Fondamentalmente gli hacker di un tempo erano anarchici, vuoi perché odiavano il sistema per questioni politiche oppure perché trovavano in internet uno spazio vitale che volevano proteggere a tutti i costi.

Ora purtroppo i soldi sono entrati a far parte del sistema. Hanno rovinato tutto e hanno distrutto quello che un tempo aveva un senso. La curiosità.

WIKILEAKS

Un sistema pefettamente funzionante. Date una maschera ad una persona e costui vi dirà la verità. Il sistema wikileaks ha messo in ginocchio governi, banche, società internazionali, oggi quel sistema si sta diffondendo.

Julian ha inventato la prima piattaforma al mondo di coinvolgimento sociale. Ha spinto molte persone a informarsi, a pensare e ribellarsi contro il sistema, creando vere e proprie sommosse popolari che hanno portato ad azioni politiche o a decisioni di alto spessore.

Hanno ammesso indirettamente che Wikileaks è un sistema pericoloso. Così un bel giorno questi governi decisero di crearsene uno proprio.

I SOCIAL NETWORKS

Non credete veramente che tutte queste cose siano gratis? No, mi dispiace. Utilizzando il sistema più diffuso del momento, hanno inziato a studiarsi le vostre abitudini, tracciando, registrando e sviluppando software in grado di creare dei modelli.

In breve,  come nelle previsioni del tempo, i modelli deterministici vengono usati per prevedere se una nuvola potrà trasformarsi o no in un temporale catastrofico.

Sullo stesso concetto e trasportati sui social network questi modelli costruiscono vere e proprie previsioni, di voi e della vostra nazione. Purtroppo però non siamo nuvole che si trasformano in temporale. Ma potremmo diventarlo se….

Se innescati.

Vi dice niente la Primavera Araba? Libia, Egitto, Tunisia…

Dal momento in cui riesco a capire il grado di tensione che esiste in un paese che sia esso di natura politica o sociale, se ci sono degli interessi di mezzo, ogni governo, ha il potere di scatenare una reazione di massa e di trarne beneficio. Grazie ai Social Network.

I Social Network sono un’arma al servizio di molti. La pericolosità è intrinseca ed è nascosta dietro le vostre abitudini. Sanno quando usarvi, quando farvi incazzare, quando è il momento giusto. Però, vi regalano libertà di parola, intrattenimento, socialità e sopratutto creano dipendenza.

Un cocktail perfetto.

CYBERWEAPON ovvero il COCKTAIL PERFETTO

Se prendiamo una nazione, ci mettiamo un social network, mescoliamo un po facendo vari assaggi (tracciando, registrando e studiando) viene fuori il cocktail perfetto adatto per ognuno di voi. Ho imparato per esempio che in Italia  il cocktail preferito è il Mojito. Ma non per tutti, se voglio posso andare anche in dettaglio. A Mario piace il Mojito. A Luca la Capiroska e cosi via..per circa 1 miliardo di persone in tutto il pianeta.

Scenario: Un giorno, io governo, mi accorgo che sto finendo il petrolio. Apro il mio social network vado sull’Egitto. Guardo lo status del paese, ci costruisco i miei modelli sociali, vedo quando è il momento di entrare in azione. Quando è tutto pronto, apro gli inviti. Vi invito tutti a un party fatto dai vostri cocktail preferiti in piazza Tahrir. Come poter rinunciare!!!

Direi proprio che ha funzionato, è stato ottimo party.

tahir-800wi

Perché in Cina reprimono l’uso dei social network? Perché una nazione dovrebbe oscurare internet in caso di sommossa popolare? Immaginate se un governo nemico della Cina potesse controllare i cinesi sui social network. Parliamo di 1 miliardo di persone. La Cina ha capito che è pericoloso.

Il mondo intero va contro queste Restrinzioni di internet, perchè di fatto siamo stati addestrati, per la maggior parte delle persone questo si trasforma in “Non vado su facebook” quindi mi togli la mia libertà di espressione. Tutti a gridare Internet libero!

Oramai avete tutti questo in testa. Hanno fatto un bel lavoro, ci sono riusciti.

Spero abbiate capito la metafora dei cocktail. In questo momento in testa ho un fiume di idee da rappresentare. In conclusione, se conosco le abitudini, le preferenze di una nazione posso usare queste informazioni per un qualsivoglia scopo. Portando tutto a mio vantaggio.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

Ora che abbiamo capito l’importanza dei social network, l’importanza delle informazioni in esso contenute. Diamo a tutto questo un valore economico! Se non sono un governo, quindi non ho la possibilità di controllare i social network come meglio mi piace, cosa posso fare? Come faccio a guadagnarci?

Ci sono tanti modi. Purtroppo.

Di fatto, ad oggi le organizzazioni criminali si sono adeguate agli standard di internet e hanno portato le loro attività in rete. Avendo a disposizione, denaro e la possibilità di infrangere ogni tipo di legge, hanno costruito il loro sistema utilizzando le informazioni sui social network. Creando una vastissima rete di collegamenti di botnet. Milioni di bot sui social network, creati ad hoc che stringono amicizie varie con persone reali, hanno a disposizione le stesse o perlomeno le più importanti informazioni che hanno a disposizione i governi.

Cosa potrebbe fare un organizzazione criminale con questa ipotetica botnet?

Se un giorno la vostra amica di Facebook vi dicesse che i jeans di una marca a voi sconosciuta sono di moda quest’anno. E così, un’altra vostra amica…e un’altra….secondo me prima o poi, sul sito di quella sconosciuta marca di jeans ci andate.

Spero abbiate colto l’enorme potenzialità di tutto questo.

CONCLUSIONE:

A me internet di oggi non piace.

Abbiamo portato una rete che fino a ieri era libera da ogni concetto politico o modello economico allo sfascio. Questo non significa fermare il progresso o fare discorsi da vecchio dicendo le soliti frasi, “quando c’ero io si stava meglio”. Però stiamo andando su una strada senza uscita. Ci stanno portando all’autodistruzione. Non voglio questo. Vorrei che domani, tu che mi stai leggendo ti connetta ad internet, immaginando magari un bel modem 56k in fase di connessione che all’ultimo suono finale, ti porti ad una consapevolezza più profonda di quello che fai in rete e di quello che c’è in rete.Vorrei farti ritrovare nella vera internet dove si viene stimolati ad essere curiosi e non ad essere limitati alla visione del concetto di massa. Vorrei farti essere consapevole di essere connesso con il mondo di non darlo per scontato. Vorrei…